L’area nella quale si inserisce la proposta progettuale è caratterizzata dalla presenza di molteplici manufatti edilizi di differente conformazione e funzione, scarsamente correlate le une alle altre e dislocate in modo disorganico all’interno dell’area tanto da non esprimere alcun legame né all’interno dello spazio nel quale sono poste, né con il contesto circostante. A fare da contro-altare a questo scenario attualmente disomogeneo e scollegato svettano le mirabili dolomiti bellunesiche definiscono una quinta paesaggistica unica al mondo.Alla base della proposta progettuale presentata viene posta la volontà di riorganizzare compositivamente e funzionalmente l’intera area con l’intento di generare un campus scolastico, unico e chiaramente riconoscibile. Prendendo avvio dalla realizzazione della nuova scuola secondaria di I grado, nel rispetto dell’identità dei luoghi e delle persone, si intende restituire alla comunità un’area interamente trasformata, capace di generare spazi ricreativi e di socializzazione, che risulti al contempo perfettamente amalgamata con la storia, i valori, le morfologie, le forme pur manifestando evidenti elementi tecnologici ed innovatori. Pertanto si è caratterizzata la proposta inserendo forme acute e spigolose che mirassero a richiamare le frastagliate cime dolomitiche che circondano la valle del!’ Al pago, realizzate interamente in materiali familiari e tipici della zona quali legno, pietra e vetro, e con tecnologie e processi costruttivi semplici e economici. L’intero sistema, seguendo l’esempio del campus anglosassone, avrà una vocazione fortemente introversa ed inclusiva, generando ampi spazi di vita sociale e scolastica facilmente identificabili.Il Masterplan proposto interesserà l’intera area oggetto di concorso ed è cronologicamente strutturata per 3 stralci da realizzarsi nell’arco di 15-20 anni. Durante tale lasso di tempo lo svolgimento delle funzioni attualmente in corso non dovrà essere compromesso dall’avanzamento delle lavorazioni. Per questo preciso motivo, gli interventi da attuarsi sono stati concepiti in maniera consequenziale, in funzione alla priorità delle attività ospitate in ognuno di essi. La scuola, dalle forme nitide e pulite, si inserisce nel contesto evidenziando il proprio gesto di novità e allo stesso tempo stabilendo un rapporto di armonia con il paesaggio costruito e naturale. L’edificio è costituito da un manufatto modulare ligneo avente con formazione parallelepipeda, affiancato sul lato ovest da una importante facciata architettonica in vetro che richiama le inclinate dei profili montuosi circostanti. Osservando la superficie inclinata dalla grande corte interna al campus si percepisce alternativamente trasparenza e riflessione, talvolta facendo intravedere gli spazi interni della scuola e talvolta restituendo l’immagine delle vette circostanti.L’altro elemento di rilievo nella composizione è la grande piastra inclinata che raccogli dalla pendenza più lieve, che indirizza lo sguardo dello degli utenti verso la natura circostante e, nei periodi invernali, richiama l’idea di una lastra lapidea incastonata al suolo.La scuola è parte integrante della comunità, visto che gli spazi esterni sono stati pensati ad uso pubblico. Le facciate dell’edificio, caratterizzate da generose superfici vetrate, confermano la volontà di creare un luogo capace di integrarsi visivamente con l’esterno, con la vita del paese e con il suo paesaggio.La composizione della scuola è caratterizzata da due volumi ben distinguibili, giustapposti che, incastrandosi, interagiscono e dialogano tra di loro, sia all’esterno che all’interno. Ciascuno di essi contiene funzioni congrue al proprio sviluppo planimetrico ed altimetrico. La “stecca”ospita tutte le aule per le attività didattiche, gli uffici amministrativi, i servizi igienici, inclusi quelli per uso esclusivo degli insegnanti, ed un ambiente multifunzione, per socializzazione, riunioni/conferenze ed esami.L’orientamento del corpo di fabbrica garantisce un’illuminazione ottimale delle aule durante lo svolgimento delle lezioni mattutine. Nelle ore pomeridiane invece, il grande spazio a tripla altezza si inonda di luce, prontamente filtrata da un sistema di schermature solare in facciata. É qui che si sviluppa la grande scala: connessione principale dei vari livelli, dalla quale vivere il vuoto architettonico arricchito da rigogliose piante rampicanti.L’edificio è costituito da strutture modulari, facilmente replicabili, col fine di abbattere i costi di realizzazione e consentire allo stesso tempo una semplice replicabilità dei processi di produzione e costruzione, oltre ad agevolare futuri ampliamenti e/o modifiche. Pertanto, il volume è composto da una successione di portali in legno che scandiscono la composizione dell’edificio in blocchi, riconoscibili anche all’esterno. Gli interni sono interamente realizzati in legno in maniera tale da restituire ai ragazzi utilizzatori la piacevole sensazione del contatto con un materiale tanto comune e familiare. La piastra inclinata ospita i locali per le attività specializzate (artistica, scienze, tecnica/informatica, musica), una piccola biblioteca ad uso esclusivo del plesso, ufficio insegnanti con dotazione informatica, bidelleria, depositi, ripostigli e locali tecnici. Questo edificio si sviluppa su due livelli uno dei quali ribassato di due metri rispetto il piano di campagna, generando un vuoto a doppia altezza sormontato dalla piastra inclinata dal soffitto ligneo, che scalda gli ambienti interni. Il piano ribassato è caratterizzato da due vaste gradonate vivibili che, assieme alle aree informali e gli spazi coworking, arricchiscono l’aspetto ludico e ricreativo dell’intero edificio. Il mezzanino, invece, individua le aule per le attività specializzate al primo livello e le aree studio e per la lettura al secondo livello. Quest’ultime in particolare, si affacciano sul vuoto centrale. Gli spazi sopracitati, sono illuminati dalla luce filtrata dalle generose vetrate verticali dei prospetti sud ed ovest ed il vuoto della”stecca”, si comporta come un buffer-space in grado di distribuire l’aria tra gli spazi interni, mediante moti convettivi, favorendone il ricircolo.