Il nuovo complesso degli uffici giudiziari della Città di Catania viene ad inserirsi in un contesto urbano ricco di valori estetici, culturali e simbolici, reso esclusivo e privilegiato dall’affaccio sul mare jonico – separato da questo dalla linea ferroviaria – ed il centro fieristico denominato “LeCiminiere”. Questi elementi, sia urbani che naturali, sono certamente principi cardine per il concepimento di una proposta progettuale che sia al contempo integrata nel contesto urbano e rispettosa della componente paesaggistica, e che ambisca a rappresentare un riferimento architettonico, oltre che istituzionale, per l’intera città.La principale finalità della proposta progettuale è quella di insediare in città un edificio estremamente simbolico ed inconfondibile, in grado al contempo di garantire la giusta trasparenza e visibilità alle attività che si svolgeranno all’interno pur consentendo alla popolazione di fruire degli spazi aperti riappropriandosi di aree per troppo tempo mantenutesi nel degrado. La piazza è il cuore dell’intervento, un luogo di sosta e di relazione, di scambio e di riflessione, ideale per ammirare il mare verso est e soprattutto un punto di distribuzione che consente il facileraggiungimento delle aree destinate alle varie funzioni del complesso. Al di sotto di essa trova spazio una grande area destinata a parcheggio, dell’estensione di oltre 14.700 mq, ben mitigata e non visibile dal mare né da l’arteria di Viale Africa: grazie alla presenza di un declivio a verde verso mare, che cela il livello più basso, ed un sistema di rampicanti su cavi d’acciaio che scherma il livello subito al di sotto del piano della piazza superiore, sempre lato mare, l’area destinata alla sosta delle auto risulta perfettamente integrata nel contesto garantendo massima funzionalità e di impatto visuale pressoché nullo. Complessivamente la proposta interessa un volume urbanistico pari a 69.840 mc e riesce a garantire una superficie lorda esclusivamente per le esigenze delTribunale di Catania pari a 1 6530 mq. Il complesso è costituito essenzialmente da due edifici, conformati in maniera volutamente differente sia in termini di linguaggio architettonico che di dimensioni. La loro dislocazione nell’area di intervento è determinata da tre principali considerazioni coincidenti. In primo luogo la relazione con il contesto seriale, con chiara direzionalità da viale africa verso il mare. Tale attenzione ha suggerito di dislocare gli edifici ai lati del lotto di intervento, rispettandone l’inclinazione, andando quindi a formare una apertura a «cono» verso il mare.In secondo luogo, appunto, l’apertura verso il mare e la relazione con il waterfront vengono proposte come elementi altamente caratterizzanti ed attrattivi del progetto, realizzati portando lo spazio aperto e verde del parco dalla piazza al livello della ferrovia, costituendo infine uno spazio di filtro allestito come parco con sedute che accentua il confine con la ferrovia ed al contempo ne riduce le distanze avvicinando il fruitore sia visivamente che fisicamente.In ultima istanza la creazione di uno spazio ad uso pubblico costituito dalla naturale disposizione degli edifici tale da porsi come quinta di un vuoto urbano, la piazza. L’intenzione, già accennata in precedenza, è quella di valorizzare l’area circostante, oltre che il singolo lotto, con la generazione di un episodio allestito a verde che appare quasi più necessario che utile al contesto. La piazza che si genera, come i relativi spazi ad uso pubblico, si articola su 4 livelli tra loro connessi mediante generose e lievi discese, sia pavimentate che verdi. Nel proprio sviluppo, gli spazi pubblici generano una “promenade” da strada verso mare e viceversa, caratterizzata da una folta vegetazione che regala colori e profumi in continuo mutamento nel susseguirsi delle stagioni. La distribuzione di rampe e gradinate giustapposte all’interno del sito, con l’ausilio anche di corpi ascensori per garantirne la completa accessibilità, genera un loop ed un intreccio di percorsi tali da garantire una varietà di scelte per la fruizione degli spazi aperti, consentendo al visitatore di esplorare l’area, il paesaggio e gli edifici di nuova costruzione da punti di vista sempre differenti. L’edificio Nord è caratterizzato dalla vasta facciata continua in vetro, una “lama” che solca il suolo, pensata per conformare un vero e proprio landmark nel territorio, ben visibile anche dal mare. Date le caratteristiche specifiche di detta facciata, essa costituisce uno “specchio” della città e del paesaggio circostante, riflettendo il cielo, le Ciminiere ed il mare. In relazione al vasto programma funzionale previsto, si è scelto di dividere internamente il fabbricato in due corpi distinti. Tale scelta ha suggerito l’opportunità di creare uno spazio-filtro che si estende per tutta l’altezza dell’edificio Nord. Questo grande “vuoto” – foyer o anticamera – si ritiene essere efficace sia per ammirare la vasta composizione architettonica dell’edificio, che per farne risaltare il proprio carattere istituzionale e di rappresentanza. Inoltre, data la presenza su ambo i fronti Nord e Sud di superfici strutturali vetrate a tutt’altezza, questa soluzione permette una forte permeabilità visiva nel senso Nord-Sud che si va ad aggiungere a quella Est-Ovest scaturita dalla disposizione degli edifici nel sito. Infine, il “volume vuoto” interposto tra il Tribunale Settore Civile e la Corte d’Appello, va a costituire un importante buffer-space, soluzione efficace di ventilazione passiva degli spazi interni. L’edificio Sud, di dimensioni inferiori rispetto il precedente, intende ricordare la prua di una nave diretta all’orizzonte. Tale suggestione è resa ancor più evidente dall’aggetto che si protrae verso il mare. Lo sviluppo altimetrico di questo fabbricato è tale da garantire il “rispetto” adeguato nei confronti delle Ciminiere adiacenti, di rilevanza storico/culturale. La composizione e lo sviluppo formale del fabbricato fa sì che esso venga percepito dall’ingresso al sito, su Piazzale Asia, come un vasto spazio esclusivamente pubblico: una salita “verde”, che accompagni il visitatore all’interno dell’area di intervento in un punto di vista privilegiato ed esclusivo: la terrazza-giardino. Questo spazio, concepito per poter ammirare il contesto urbano/paesaggistico circostante, è stato munito di comode sedute all’ombra e di una “reflective pool”: uno specchio d’acqua posto in “prua” della terrazza panoramica che riflette i colori del cielo e del mare i quali, fondendosi all’orizzonte, generano nel visitatore una particolare suggestione visiva. La “piscina” oltre ad essere elemento decorativo, costituisce una vasca di raccolta e depurazione delle acque meteoriche da riutilizzare per scopi irriguied un efficace espediente di raffrescamento.